

Amianto. Conoscere per prevenire.
Riportiamo (integralmente) la richiesta inviata al Sindaco in data 5 marzo 2010.
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Con riferimento alla Legge 23 Marzo 2001 n.93 che prevede che Regioni e Province Autonome provvedano ad effettuare la mappatura delle zone interessate dalla presenza di amianto all'interno dei propri territori, nonché ad individuare ed effettuare gli interventi di bonifica di particolare urgenza; con riferimento al D.M. 18 Marzo 2003 n.101 che ha successivamente disciplinato tale normativa fornendo gli strumenti metodologici volti alla realizzazione della mappatura; con riferimento, inoltre alle LR 3 settembre 1996 n° 39, D.P.G.R. 11 ottobre 1996 n. 0376/Pres., Legge Regionale 12 settembre 2001 n.22, Legge Regionale 17 novembre 2006 n.24, si
chiede
se nell'ambito del territorio comunale sia stata effettuato un censimento della presenza di amianto:
1) negli edifici pubblici;
2) negli edifici privati;
3) negli edifici pubblici e privati con particolare riferimento a quelli che ospitano attività produttive tuttora in essere oppure dismesse (vedi Ex Saint Gobain, cabina Enel dismessa in frazione di Muscoli, etc.).
Se tale censimento è stato effettuato, si chiede esito dei risultati ottenuti e se, tra gli immobili individuati, ve ne sia qualcuno che richieda interventi di bonifica di particolare urgenza.
Con osservanza
Alberto Rigotto
Andrea Balducci
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Inutile ricordare che la reazione del Sindaco, prima ancora che gli Uffici (o lui stesso) forniscano una risposta ufficiale ai quesiti posti, è stata: “Ritengo che tutte le volte in cui si creano allarmismi, questo possa portare più danni che benefici.” >Allarmismi? Ma scusi, signor Sindaco, chiedere (per conoscere) è davvero procurato allarme? Oppure fa parte del normale esercizio democratico e del “dovere” istituzionale dell’opposizione in ogni Democrazia che si rispetti?
mamma mia quante polemiche fate e niente di costruttivo!!!!!!!
RispondiEliminaPochi giorni fa appariva sul Messaggero un articolo del comune di Pagnacco: qui, organizzazioni pubbliche e cittadini si stanno organizzando per chiedere, alle ditte preposte allo smaltimennto dell'amianto, uno sconto considerevole per effettuare tutti assieme (privati ed enti pubblici) lo smaltimento di quelle costruzioni considerate a rischio. L'ho scritto anche al Sindaco ... la risposta si può vedere lì.
RispondiEliminaOra io domando: in alcuni comuni d'Italia utilizzano l'aerofotogrammetria per individuare le costruzioni in amianto, anche di privati, considerate a rischio. L'idea degli sconti comuni poi non è male. Cervignano ha moltissime tettoie, di privati, in eternit (che sicuramente non sono state trattate nel tempo!!!!!!!), dunque, oltre alle costruzioni pubbliche, perchè dobbiamo aspettare la denuncia (che spesso non arriva) del vicino di casa al Comune, per muovere l'USL a controllare le tettoie pericolose?? Non si può fotografare questo nostro "piccolo" comune, valutare cosa va demolito e proporre ai proprietari degli sconti vantaggiosi, così da invogliarli a smaltire l'amianto?? In difetto ovviamente ... multare???
Ho allarmato troppo???