25 aprile 2010.
Ore 8,30. Piazza Indipendenza. C’è la Banda, c'è don Giovanni e c’è anche il sindaco perché “…è importante ricordare chi è caduto per la Democrazia, bla, bla, bla…”.

Mentre le parole sul ricordo si sprecano, butti l’occhio sul monumento degradato e abbandonato all’incuria più totale. E ti chiedi: ma in queste occasioni, la prima e forse più importante forma del Ricordo non è (per caso) quella di tenere decorosamente puliti ed in ordine i monumenti che ricordano chi si è sacrificato per la Patria?

Nomi irriconoscibili, scritte deteriorate dal tempo, il verde dei muschi superficiali che predomina su tutto il resto. Anche sul ricordo.
Proposta n° 1: prima di queste Celebrazioni sarebbe utile dire a qualcuno di dare una pulita ai monumenti.
Proposta n° 2: ci sono alcuni nomi ormai illeggibili. Sarebbe bene attivare una ricerca presso gli archivi comunali per ripristinare le scritte, restituendo onore e dignità a tutti coloro che si sono immolati per la Democrazia.
L'altrametà
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