giovedì 12 agosto 2010

Crematorio - 2^ puntata. A domanda... non rispondi (anzi, fai pure finta di nulla)

La sera del 30 luglio (oltre a sottolineare le palesi contraddizioni della relazione, esposte nella prima puntata) abbiamo posto altre 2 domande.

Primo quesito

Premessa: “…in ambito regionale sono attivi il crematorio di Udine e quello di Trieste…” (vedi relazione). Ora, se i nuovi impianti vanno immaginati anche in funzione di una equa distribuzione territoriale, in modo da ridurre concentricamente le distanze, probabilmente, una visione meno miope e meno campanilistica avrebbe (magari) individuato le zone del monfalconese (densamente popolata), del codroipese (centrale), del palmarino (meglio servita dall’autostrada), del sangiorgino (a ridosso di zona industriale e raccordo autostradale), etc. come siti strategicamente e logisticamente più idonei, oltre che a vantaggio di una più larga fascia della comunità del Friuli Venezia Giulia (che, ricordiamo, finanzia l’opera…).

A proposito di ciò, abbiamo chiesto:

La Regione, che finanzia il progetto, ha elaborato uno studio per verificare se il sito di Muscoli risulta essere il migliore all’interno del territorio del Friuli Venezia Giulia?

Come risposta, abbiamo ottenuto un bel silenzio.

D’altronde, zero emissioni, zero risposte.

Secondo quesito

Premessa. Considerando che altri comuni d’Italia preferiscono potenziare le strutture già esistenti (ad esempio aumentando le linee o i turni presso impianti crematori già presenti: vedi Siena, Pistoia, etc.), con risparmio di territorio (sempre maggiormente saccheggiato) e di infrastrutture, con evidenti economie nei costi di gestione, etc., ci siamo permessi di chiedere:

E' stata presa in considerazione l’ipotesi di potenziare gli impianti crematori già esistenti?

Anche qui, silenzio.

Già, zero emissioni, zero risposte.

Ma quel silenzio si trasforma solo qualche giorno dopo, in una rancorosa lettera al giornale Il Piccolo, con la quale il sindaco contestava la cronaca della serata pubblicata da quel giornale, etichettando il nostro intervento e le 2 domande (senza risposta) come “contraddittorie e capziose”, poste “da cittadini che non risiedono a Muscoli” (stabilendo, tra l’altro, un vincolo territoriale al diritto di parola!) e aventi “carattere propagandistico e populistico che miravano a strumentalizzare la serata per un bieco tornaconto elettorale…”. Ehi, mica poco.

E pensare che, sempre nella stessa lettera, affermava perentoriamente: “A ogni domanda sono state fornite risposte complete ed esaurienti (sic!)…” E conclude: “Non ho rilevato una posizione contraria … né mi sono sentito contestato (sob!).” Eppure, ci pareva di aver partecipato allo stesso incontro.

Quando si dice amnesia selettiva... ognuno ricorda ciò che gli conviene.

L'Altrametà

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