venerdì 28 maggio 2010

Ancora sulle firme. Autogol? No, semplice svarione difensivo.

Ed ora, permetteteci una similitudine calcistica. Perchè vedete, qui c'è qualcuno che sta perdendo la partita e vuole trasformare uno svarione difensivo, determinato da una leggerezza, in un clamoroso autogol. Siamo all'89°. Il risultato acquisito sul campo è evidente. L'opposizione sta vincendo. La maggioranza richiama l'attenzione dell'arbitro Riccardo Riccardi di Trieste. A quel punto Diego Paviotti entra pericolosamente in area e, su assist di Maicon Petenel, calcia a rete. Brividi sugli spalti, silenzio, pubblico in piedi e mani tra i capelli. In un improbabile rallenty, ecco il piede di Gustavo German Rigotto (schierato da mister Romanese) che devia la palla. Il portiere è spiazzato. Però il tiro è debole. La sfera pare dirigersi lentamente verso la rete. Paviotti esulta. Petenel si è già tolto la maglia e corre verso la curva. Ma la palla sbatte sul palo. Il risultato è salvo. Così com'è salva Via San Marco.
PS: Uno a zero. Quello stesso 1 a 0 conquistato in Consiglio comunale. L'arbitro, comunque, aveva già fischiato la fine della partita.


L'Altrametà.

Nessun commento:

Posta un commento