giovedì 2 giugno 2011

Nomina scrutatori... "ad personam"

Come ben saprete, ad ogni consultazione elettorale bisogna organizzare i seggi. E anche per i prossimi Referendum del 12 e 13 giugno, sarà necessario allestire idonei locali con cabine, urne, matite, registri, etc.. Poi, cosa non meno importante, bisogna individuare le figure degli scrutatori e dei Presidenti di seggio. E qui viene il bello, con un finale che probabilmente non vi aspettate…




Come avviene la scelta? Le regole


I Presidenti di seggio


La legge prevede che i Presidenti di seggio, che devono possedere precisi requisiti, siano nominati dalla Corte d’Appello. Quindi, né sindaco né consiglieri comunali di maggioranza e opposizione possono metterci il becco. E’ competenza d’altri.


Chi nomina, invece, gli scrutatori?


I cittadini che desiderano svolgere il compito di scrutatore si recano presso l’ufficio anagrafe/elettorale e si iscrivono in un apposito registro. E aspettano. Aspettano cosa?

A differenza dei Presidenti di seggio (nominati dalla Corte d’appello) gli scrutatori possono essere individuati attraverso due procedure distinte:

a) il sorteggio automatico con metodo informatico da parte dell’ufficio elettorale comunale (quindi senza interferenza alcuna di sindaco e/o consiglieri comunali). Con questo sistema è autoevidente che tutti hanno le stesse possibilità di essere “pescati”;


oppure, c’è una seconda modalità:


b) la designazione da parte dei partiti locali e/o consiglieri comunali.


Cosa è successo a Cervignano?
Il 20 maggio 2011 si è riunita la Commissione Elettorale Comunale. Ordine del giorno: Nomina degli scrutatori effettivi e supplenti per i referendum del 12 e 13 giugno 2011.


I più elementari principi della democrazia imporrebbero incondizionatamente il sorteggio con la scelta affidata alla sorte, ma…


Ancora una volta, maggioranza ed opposizione cervignanesi hanno tenuto modalità comportamentali diametralmente opposte.



La maggioranza (quella del sindaco) ha scartato il sorteggio informatico e si è presentata con la lista dei “fortunati prescelti” individuati in base alle richieste ricevute, alla conoscenza personale, alla appartenenza, alla parentela, alla tifoseria. L’opposizione, invece, così come ha fatto coerentemente da inizio legislatura, ha ritenuto inaccettabile la “scelta discrezionale” (così come definita da Paviotti) e si è affidata al più democratico sorteggio che vuol dire pari opportunità per tutti gli iscritti nell’elenco scrutatori.

Risultato: su circa 620 iscritti all’albo degli scrutatori, Paviotti ha scelto, individuato, prelevato dal cilindro che conteneva i soli 29 numeri dei fortunati che sono stati, bontà sua, sottratti all'incognita del sorteggio. L’opposizione, che pure era stata contattata dai cittadini per un posto di scrutatore, ne ha spiegato le ragioni, probabilmente ha pure deluso qualche proprio elettore, ma ha proceduto ad individuare i 15 scrutatori di “propria competenza” con il sorteggio telematico. Come democrazia comanda.

Prima c’erano solo le leggi, da oggi abbiamo anche gli scrutatori, “ad personam”.


Conclusione


Non siamo che sudditi. Ogni tanto, con le elezioni, veniamo chiamati a legittimare questo sistema e a scegliere da quale oligarchia preferiamo essere dominati. Cominciamo a dire basta. A cominciare dagli scrutatori… Dal basso e dalle piccole cose.


L’Altrametà

4 commenti:

  1. Purtroppo dobbiamo ringraziare anche per questo il governo Berlusconi e la Lega che con l'art. 6 della legge 270 del 2005 la famosa legge "porcata" del ministro Calderoli ha stabilito che "la Commissione elettorale comunale dovrà procedere alla nomina e non più al sorteggio degli scrutatori" il tutto all'insegna di ... prima ti sputo in un occhio e poi dico che la colpa è di quell'altro. Ottima tecnica.

    RispondiElimina
  2. Caro amico, sì è vero che la legge parla di “nomina” degli scrutatori (per essere precisi è l’art.9 che si occupa della nomina degli scrutatori e non l’art.6 della citata legge) ma non indica quale strumento tecnico debba essere utilizzato per giungere alla scelta degli scrutatori. Quindi la “nomina” può avvenire attraverso il più democratico sorteggio, dando così pari opportunità a chi è iscritto all’albo degli scrutatori, oppure attraverso la scelta discrezionale che, se non fatta secondo criteri oggettivi, serve ad alimentare il clientelismo. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità e risponda delle proprie scelte a partire dal livello locale!

    RispondiElimina
  3. ..... osservo, leggendo il primo commento, che quando stà bene le leggi di Berlusconi & C. vanno bene a tutti.....

    RispondiElimina
  4. :( questa proprio non la sapevo!!!!!ed io che sono iscritta nella lista degli scrutatori da 20 anni e non sono mai stata chiamata...ma daii!!però le solite sorelle (J..) c'erano ogni anno,solo le ultime elezioni si sono astenute per "dignità"

    RispondiElimina