Questa volta per introdurre l’argomento ci affidiamo allo scambio epistolare apparso sulla rubrica “Il sindaco risponde”, che di seguito riproponiamo…
n. 157 inviata il 04 luglio da Milocco Maila – concorso per il parco – Domanda: Gent. Sig. Sindaco, la presente per esprimere la mia amarezza e incredulità in riferimento ai motivi di fallimento del mio progetto per il PARCO EUROPA UNITA che partecipava al concorso indetto dalla PEPSI intitolato "MIGLIORA IL TUO MONDO". Riassumo in due righe la natura del concorso per chi leggesse e, a differenza di Lei, non la conoscesse. Si trattava di avanzare una proposta utile al miglioramento della propria città ed io avevo presentato un mini progetto volto a "rivedere" il Parco Europa Unita, attualmente definibile solo con aggettivi negativi quali fatiscente, invivibile, degradato, ecc.. L'idea (che peraltro è ancora visionabile seguendo il linkhttp://www.migliorailtuomondo.it/#!p=/billboard-ideas/7adfc550-5210-012e-879b-12313d034988) non stravolgeva affatto l'attuale destinazione del "parco". Il progetto che avesse vinto il concorso sarebbe stato realizzato dalla pepsi entro il
Risposta: Gentile Maila, lei ci ha avanzato la proposta di aderire ad un concorso indetto da una nota società privata al quale lei ha partecipato presentando un progetto che prevedeva la realizzazione di un area giochi nel parco Europa Unita; nel caso in cui la sua proposta fosse risultata vincitrice la ditta privata avrebbe realizzato, a sue spese, l’intervento da lei previsto. Abbiamo rinunciato ad aderire a questa iniziativa per due motivi: il primo è perché l’installazione era si gratuita ma prevedeva l’apposizione di un marchio pubblicitario; il secondo, conseguente al primo ma più importante, è che in un recente passato abbiamo accettato una proposta simile che prevedeva l’installazione gratuita per il comune di pensiline da parte di aziende che si sarebbero ripagate con l’affissione di cartelli pubblicitari. Ebbene un’altra ditta privata (concorrente della prima) ha ricorso a vie legali sostenendo che il comune non poteva affidare “direttamente” ad una società questo servizio, ancorché gratuito, perché altri avrebbero potuto avanzare offerte ancora più convenienti per la pubblica amministrazione. La giuriprudenza da ragione a questa tesi e obbliga pertanto il comune a bandire delle gare anche nei casi in cui la realizzazione non preveda oneri per l’amministrazione. E non sfuggirà a lei e ai lettori che un’altra (famosissima) società privata concorrente della sua avrebbe potuto ricorrere e metterci nei guai. Spiegato (e spero chiarito) tutto ciò aggiungo solo che non concordo affatto sul giudizio negativo che lei da del parco Europa Unita che è invece un luogo gradevole e molto frequentato; a breve installeremo un’altra altalena per i più piccoli così come mi era stato richiesto da alcune mamme il giorno in cui ero andato li a fare una passeggiata e credo di poter dire che, gradualmente, la vivibilità del luogo migliori. Cordiali saluti. Pietro Paviotti
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