Come avrete già capito, l'attività del Blog L'Altrametà è sospesa.
Riprenderà, con altro nome, con un nuovo profilo e con un rinnovato progetto, dopo il 7 maggio 2012.
Grazie per l'attenzione.
Ciao
A presto
L'Altrametà
lunedì 30 aprile 2012
lunedì 6 febbraio 2012
Il Grigio sul Verde
Ecco cosa diceva il nostro programma, al quale intendiamo rimanere fedeli, a proposito di "verde e parchi" ed, in particolare, dell’Area denominata Caserma Monte Pasubio. Siamo a pagina 15, e… non cambieremo una sola virgola.
Verde e Parchi
Area ex Caserma Monte Pasubio: creazione di un Parco-Orto Botanico in collaborazione con l’Università di Udine - Facoltà di agraria. Non una ulteriore zona di espansione urbanistica, ma un grande polmone verde al centro della città. Un grande e rivoluzionario intervento di conversione urbana ad altissimo valore aggiunto. All’interno del parco, troveranno collocazione un percorso vita/jogging e spazi per socializzare (panchine pic-nic, etc.)
Prevediamo una circoscritta area esterna di servizi pubblici quali: piscina (vedi lavori pubblici), scuola media (vedi istruzione) e/o servizi comunali. …
Il Verde sopra il Grigio
Un’idea per un parco urbano
Il Parco Monte Pasubio
Abbiamo un’idea. Ma chiediamo, innanzitutto, una progettazione che nasca dall’ascolto. Dall’ascolto della voce dei cittadini cervignanesi. Non solo di una maggioranza che da tempo immemore fa rima con mattone. Negli ultimi 20 anni, la crescita smisurata delle zone residenziali e quindi delle abitazioni e dei condomini (accatastate le une agli altri), hanno determinato un evidente squilibrio tra volumi abitativi e spazi verdi a disposizione della comunità. Puntiamo alla ricucitura di un territorio trascurato da amministratori distratti da altri interessi e dello stesso territorio che non ha più tempo per prorogare interventi di rigenerazione assolutamente necessari.
L’area
L’area, oggi di proprietà comunale, è compresa fra Via Chiozza, Via III^ Armata, Via Aldo Moro e Piazzale Lancieri d’Aosta. Ha una superficie di circa 100 mila metri quadrati. Si tratta di un'area centrale della città, parzialmente compromessa da infrastrutture, ma interessante come possibile sviluppo in termini di parco urbano anche per la sua strategica collocazione.
Verde e ParchiArea ex Caserma Monte Pasubio: creazione di un Parco-Orto Botanico in collaborazione con l’Università di Udine - Facoltà di agraria. Non una ulteriore zona di espansione urbanistica, ma un grande polmone verde al centro della città. Un grande e rivoluzionario intervento di conversione urbana ad altissimo valore aggiunto. All’interno del parco, troveranno collocazione un percorso vita/jogging e spazi per socializzare (panchine pic-nic, etc.)
Prevediamo una circoscritta area esterna di servizi pubblici quali: piscina (vedi lavori pubblici), scuola media (vedi istruzione) e/o servizi comunali. …
Il Verde sopra il Grigio
Un’idea per un parco urbano
Il Parco Monte Pasubio
Abbiamo un’idea. Ma chiediamo, innanzitutto, una progettazione che nasca dall’ascolto. Dall’ascolto della voce dei cittadini cervignanesi. Non solo di una maggioranza che da tempo immemore fa rima con mattone. Negli ultimi 20 anni, la crescita smisurata delle zone residenziali e quindi delle abitazioni e dei condomini (accatastate le une agli altri), hanno determinato un evidente squilibrio tra volumi abitativi e spazi verdi a disposizione della comunità. Puntiamo alla ricucitura di un territorio trascurato da amministratori distratti da altri interessi e dello stesso territorio che non ha più tempo per prorogare interventi di rigenerazione assolutamente necessari.
L’area
Due sono le proposte di uso del territorio descritto: quella della Maggioranza che intende, ancora una volta, utilizzare gran parte degli spazi per adibirli a zona di espansione residenziale limitando le aree verdi a quel che rimane dopo l’ennesima cementificazione (l’idea è: vendiamo i lotti ai privati e con quel che ne ricaviamo costruiamo un a piscina e una scuola. Bravi. E il parco?); e la nostra, che prevede di realizzare, attraverso un
concorso di idee e un laboratorio partecipato, un nuovo grande parco urbano integrando e ampliando il verde pubblico già presente (vedi di seguito Palazzina Comando). Il nucleo di edifici militari e capannoni esistenti posti al centro dell'area saranno abbattuti per lasciare spazio al verde (da cui il titolo Il Verde sul Grigio). Nel progetto si andrà ad individuare anche la localizzazione di un sito per una eventuale futura piscina e per un polo scolastico (idea condivisa dalla Maggioranza).
La proposta. O la sfida?
Entriamo nei dettagli.
Noi, proponiamo una profonda riconversione di quest’immensa area di 10 ettari già sede della Caserma Monte Pasubio.
Un grande parco centrale diventerà, quindi, nucleo pulsante dell’intero progetto, mentre una piccola piazza, parzialmente sovrapposta al parco, farà da testata alle funzioni pubbliche e/o private (leggi scuola e eventuale piscina). Verso il Centro Sportivo (sulla destra nel miniprogetto qui sotto) si potrebbe pensare ad un'arena per spettacoli estivi all'aperto. Con il tempo, potrebbero trovare spazio anche una pista per skateboard ed una parete d'arrampicata per gli appassionati di alpinismo.
Gli edifici in progetto (scuola e piscina) e quelli esistenti (palazzina Comando), individueranno un asse perimetrale che non interferirà con l’integrità del Parco che, quindi, non subirà nessuna contaminazione derivante da costruzioni di alcun tipo (tantomeno private, come vorrebbe Paviotti). Gli edifici, pertanto, potranno stabilire autonome relazioni in continuità con il fronte urbano già edificato e parco, utilizzando forme e differenti altezze in relazione alle funzioni (piscina, edifici scolastici, palazzina Comando), ma senza intaccare in alcun modo il Verde. Sarà un’area interamente pedonale-ciclabile ed i fruitori del parco che vorranno avvicinarsi con autoveicoli a motore, potranno utilizzare l’ampio parcheggio dell’adiacente area sportiva di Piazzale Lancieri d’Aosta.Il mutamento rapido della nostra Cervignano in questi ultimi 20 anni (di cui gli ultimi 10 caratterizzati da un vero e proprio boom edilizio) in assenza di una programmazione oculata e lungimirante, ha prodotto evidenti disequilibri di carattere urbanistico e una caotica, a tratti casuale, riscrittura del tessuto urbano.
Con tutta probabilità, siamo l’unico comune dell’Italia settentrionale ad avere 5 zone artigianali disseminate irregolarmente sul territorio. Non sono mai decollate e languono, dimenticate, da anni. In aggiunta, le nuove lottizzazioni aumentavano seguendo un Piano regolatore dissennato, che non prevedeva aree di verde pubblico con superfici adeguate e spazi attrezzati per le famiglie, a fronte di una densità abitativa che andava crescendo progressivamente.
In questo contesto di tessuto urbano privo di equilibrio alcuno, si inserisce l’urgente necessità di considerare, attribuendole valore strategico fondamentale, l’Area ex Caserma Monte Pasubio. A queso sito, ormai collocato nel cuore della Cervignano del Friuli del Terzo Millennio, andrà il compito di riequilibrare e valorizzare un contesto urbano che
potrebbe (qualora passasse la scellerata ipotesi della Maggioranza di utilizzarla come ulteriore zona di espansione residenziale) risultare irrimediabilmente compromesso. Non ci è concesso di commettere nuovi passi falsi. Il territorio, per sua definizione, non è risorsa infinita.
In sostanza, a parziale compensazione dei danni subiti dal nostro territorio, dovrebbe fungere da spazio verde e da cuscinetto fra aree fortemente cementificate ed antropizzate.
La storia insegna…
Nei secoli precedenti ville, giardini, spazi naturalistici e botanici, parchi segnavano il potere e la cultura delle famiglie aristocratiche e nobili della città; oggi determinano il grado di qualità di una città. In Europa, gli urbanisti ed i politici hanno messo al centro dei progetti la creazione di ambienti urbani materialmente e psichicamente favorevoli alla vita dei cittadini, per un sano sviluppo delle nuove generazioni e per una serena socialità urbana.
Come è facile intuire, a Cervignano, grazie alla noncuranza dei nostri amministratori di maggioranza questa cultura ancora oggi fatica ad affermarsi.
Vorremmo invertire questa pericolosa tendenza. Noi abbiamo un forte convincimento: i nuovi cittadini cervignanesi manifestano un nuovo forte interesse nei confronti di un nuovo quadro di riferimento (dopo aver toccato con mano lo scempio di questi anni), per cui lo spazio in generale e lo spazio verde in particolare debbano essere posti al centro delle attese e degli interessi della vita urbana.
I valori del Parco Urbano Monte Pasubio
Una forma di categorizzazione concettuale forse è utile per meglio memorizzare e spiegare il valore aggiunto che ci porterà il parco Monte Pasubio. Descriviamo sinteticamente 8 punti che ci sembrano importanti per sostenere la nostra idea. Eccoli: urbanistico, storico, ambientale, naturalistico, educativo, formativo, sociale, psico-socio-relazionale, ludico e motorio (tempo libero e sportivo) ed economico che dovrebbero essere considerati come elementi fondanti a sostegno della nostra idea.
1. Urbanistico Il parco permetterà di completare in armonia ambientale la sistemazione dell’area attualmente occupata dall’ex Caserma Monte Pasubio, di collegare funzionalmente un'area di fatto dismessa (da anni) alla città e di mettere in comunicazione sociale i quartieri adiacenti. Consentirà di recuperare all'estetica ed al decoro urbano un'area degradata; di riportare il luogo ad una nuova specifica vocazione paesaggistica. Le aree verdi, sicure e controllate, integrate con la pista ciclabile, magari in convenzione per un Orto Botanico con l’Università degli Studi di Udine Facoltà di Agraria da intendersi come tutor ambientale e con gli altri Parchi oggi degradati ed abbandonati (Pradulin e Europa Unita, Carlessa) parteciperanno alla costruzione di un grande sistema del verde nell'area di Cervignano del Friuli a vantaggio di una migliore qualità di vita dei cittadini e di un incremento reale della bellezza della nostra cittadina.
2. Storico Il parco permetterà il recupero di alcune strutture storico militari (ad esempio la Palazzina Comando con mantenimento del parco retrostante, le cui dimensioni risultano pari al Parco Europa Unita ed a Piazza Indipendenza!) per essere restaurate e consegnate alle pacifiche attività culturali, artistiche e didattiche dei cittadini e delle Associazioni che, in cambio dell’uso delle sedi potrebbero occuparsi della manutenzione del Parco. 
3. Ambientale Il parco permetterà il ripristino dei naturali cicli biologici aria-terra, terra-acqua, calore e luminosità terra-sole. Le acque piovane potranno ritrovare e ridisegnare naturali vie di canalizzazione ed assorbimento; le masse di aria superficiali potranno svolgere la loro funzione di vettori biologici, il terreno potrà assorbire di giorno i raggi ultravioletti
restituendo calore durante la notte. Infine, essendo un verde urbano, svolgerà una funzione di protezione assicurando silenziosità, luminosità di ritorno ed evitando la formazione di polveri sottili ed ultrasottili.
4. Naturalistico Il parco permetterà alla piccola fauna locale presente di poter estendere la territorialità vitale. Sarà luogo di sosta e di riposo per gli uccelli migratori di passaggio e per quelli di zona. Nell'area potrebbero tornare le lucciole (indicatori ecologici, oggi assenti), le farfalle, i cardellini, i passeri ed altri uccelli urbani. Anche i ricci, si ripresenteranno a ricostituire il compromesso ciclo ecologico. L'area del parco Monte Pasubio contribuirà a realizzare un corridoio ambientale dal centro di Cervignano alla estrema periferia. Il recupero ambientale sarà anche occasione di ricrescita della flora spontanea, oggi quasi distrutta, con il verde storico oggi compromesso dalla densità antropica aggressiva di questi ultimi anni e trasformatrice per via delle incompatibili presenze ed attività lavorative umane.
restituendo calore durante la notte. Infine, essendo un verde urbano, svolgerà una funzione di protezione assicurando silenziosità, luminosità di ritorno ed evitando la formazione di polveri sottili ed ultrasottili.
4. Naturalistico Il parco permetterà alla piccola fauna locale presente di poter estendere la territorialità vitale. Sarà luogo di sosta e di riposo per gli uccelli migratori di passaggio e per quelli di zona. Nell'area potrebbero tornare le lucciole (indicatori ecologici, oggi assenti), le farfalle, i cardellini, i passeri ed altri uccelli urbani. Anche i ricci, si ripresenteranno a ricostituire il compromesso ciclo ecologico. L'area del parco Monte Pasubio contribuirà a realizzare un corridoio ambientale dal centro di Cervignano alla estrema periferia. Il recupero ambientale sarà anche occasione di ricrescita della flora spontanea, oggi quasi distrutta, con il verde storico oggi compromesso dalla densità antropica aggressiva di questi ultimi anni e trasformatrice per via delle incompatibili presenze ed attività lavorative umane.

5. Educativo Il Parco-Orto Botanico permetterà agli alunni ed agli studenti delle scuole materne, primarie e secondarie di effettuare passeggiate educative, uscite didattiche ambientali, esperienze interattive aria-sole-terra-luce, di poter svolgere esperienze eco-floro-ambientali (magari con l'aiuto dell'Università di Udine Facoltà di Agraria). La frequentazione dei giovani e delle famiglie dell'ambiente Parco infine, favorirà lo sviluppo di una coscienza per la difesa dell'ambiente e delle bellezze naturali. Le scuole potranno utilizzare lo spazio naturale per attività motorie, ginnastica all'aria aperta, semplici competizioni e gare di movimenti naturali primari ed irrinunciabili (correre, saltare, lanciare, giochi a tema). Le famiglie potranno riunirsi per incontrarsi, comunicare, trascorrere del tempo insieme, giocare per conoscersi e migliorare i rapporti di amicizia nei quartieri. Nei periodi primaverili ed estivi potranno essere svolte attività di tempo libero, aquiloni, giochi liberi, giochi creativi ed artistici. Il Parco, rappresenterebbe un vero e proprio manuale di educazione ambientale, contribuendo così a formare cittadini eco-consapevoli.
6. Formativo, Sociale, Psico-socio-relazionale Il parco permetterà di fare esperienze acquisire e sperimentare idee positive sull'idea di gruppo, collettività, quartiere, città. Ricadute positive ci saranno sugli aspetti civici (rispetto delle regole sociali), morali (azioni qualificate buone o cattive) ed etici (comportamenti corretti e scorretti). Le positive esperienze nell'ambiente verde urbano naturale insieme alla luce, all'aria, al gioco libero e spontaneo saranno alla base di un sano sviluppo infantile e mantenimento di un buon stato di salute dinamica come raccomandato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, dalle Associazioni professionali Pediatriche e dalla Comunità Europea. Il parco permetterà di aumentare la rete delle conoscenze, amicizie e della propria rete sociale. Conoscersi sarà utile per vivere sentendosi parte integrante di ambienti fuori dal sistema-casa, sistema-famiglia, aiuterà ad andare oltre il proprio spazio intimo e relazionale (oltre i 3 metri da se). I cittadini diversamente abili, i portatori di protesi per cura, i bisognosi di assistenza, i giovani, adulti ed anziani comunque più sfortunati potranno accedere alla bellezza di un ambiente che stimolando le funzioni psicologiche, fisiologiche, sociali ed emozionali primarie troveranno occasioni di benessere ed aiuto. Il parco permetterà di fare esperienze sociali utili per conquistare buoni livelli di abilità psicologiche legate ad un positivo rapporto con gli altri, di fare esperienze relazionali positive che avranno positivi risvolti sulle abilità psicologiche individuali. E' negli spazi
sociali che la personalità trova il suo naturale ambito evolutivo. Le diverse generazioni avranno occasione di incontro e di scambi affettivi, culturali, relazionali sulla base di situazioni ludiche e gioiose.
6. Formativo, Sociale, Psico-socio-relazionale Il parco permetterà di fare esperienze acquisire e sperimentare idee positive sull'idea di gruppo, collettività, quartiere, città. Ricadute positive ci saranno sugli aspetti civici (rispetto delle regole sociali), morali (azioni qualificate buone o cattive) ed etici (comportamenti corretti e scorretti). Le positive esperienze nell'ambiente verde urbano naturale insieme alla luce, all'aria, al gioco libero e spontaneo saranno alla base di un sano sviluppo infantile e mantenimento di un buon stato di salute dinamica come raccomandato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, dalle Associazioni professionali Pediatriche e dalla Comunità Europea. Il parco permetterà di aumentare la rete delle conoscenze, amicizie e della propria rete sociale. Conoscersi sarà utile per vivere sentendosi parte integrante di ambienti fuori dal sistema-casa, sistema-famiglia, aiuterà ad andare oltre il proprio spazio intimo e relazionale (oltre i 3 metri da se). I cittadini diversamente abili, i portatori di protesi per cura, i bisognosi di assistenza, i giovani, adulti ed anziani comunque più sfortunati potranno accedere alla bellezza di un ambiente che stimolando le funzioni psicologiche, fisiologiche, sociali ed emozionali primarie troveranno occasioni di benessere ed aiuto. Il parco permetterà di fare esperienze sociali utili per conquistare buoni livelli di abilità psicologiche legate ad un positivo rapporto con gli altri, di fare esperienze relazionali positive che avranno positivi risvolti sulle abilità psicologiche individuali. E' negli spazi
sociali che la personalità trova il suo naturale ambito evolutivo. Le diverse generazioni avranno occasione di incontro e di scambi affettivi, culturali, relazionali sulla base di situazioni ludiche e gioiose.

7. Tempo libero e sportivo Il parco permetterà di poter svolgere giochi all'aria aperta, passeggiate a piedi e con bici, attività libere creative ed espressive di natura motoria ed artistica; consentirà di praticare sport eco-compatibili legati alla fitness, benessere globale ed in particolare corse country, lunghe e maratonine in ambiente protetto e costantemente sorvegliate (presenza di forze dell’ordine e/o della vigilanza urbana). In quest’ambito sarà necessario organizzare intorno al parco dei percorsi adatti alla corsa sportiva non agonistica (perimetralmente, con connessioni verso l’interno, con adeguata segnaletica per la misurazione del "circuito di gara"). Le attività ricreative, oggi in Europa, incidono sul tempo libero personale e famigliare più del 20% del tempo complessivo disponibile.
8. Economico Da ultimo, il parco darà valore aggiunto alle costruzioni, ai quartieri ed alla città con coerente aumento economico del valore delle abitazioni. Nessuno 20 o 30 anni fa prima di comprare una abitazione avrebbe fatto una analisi del luogo e del verde adiacente e nessuno 20 o 30 anni fa avrebbe pensato che il valore delle abitazioni sarebbe cresciuto in modo direttamente proporzionale alla vicinanza di aree verdi.
L'incremento finale si arricchisce ulteriormente della quota di percezione personale di ogni individuo rispetto la propria sensibilità al valore ambientale. L'abitazione, in definitiva, diventa luogo di vita migliore.
L'incremento finale si arricchisce ulteriormente della quota di percezione personale di ogni individuo rispetto la propria sensibilità al valore ambientale. L'abitazione, in definitiva, diventa luogo di vita migliore.

Conclusioni
Si tratta come si può ben intuire di un progetto urbanistico in "controtendenza" e, per certi versi, antimodernista. Ribalta l’approccio adottato nell’ultimo ventennio a Cervignano. Esclude l’utilizzo indiscriminato delle aree libere in continuità con il già edificato, destinate quasi aprioristicamente a nuove zone di espansione residenziale.
Il nostro progetto, al contrario, cerca di ricominciare da capo con un altro modello di evoluzione, che riparte, se possibile, dalla città antica. Con un po’ di verde su tanto grigio.
Si tratta come si può ben intuire di un progetto urbanistico in "controtendenza" e, per certi versi, antimodernista. Ribalta l’approccio adottato nell’ultimo ventennio a Cervignano. Esclude l’utilizzo indiscriminato delle aree libere in continuità con il già edificato, destinate quasi aprioristicamente a nuove zone di espansione residenziale.
Il nostro progetto, al contrario, cerca di ricominciare da capo con un altro modello di evoluzione, che riparte, se possibile, dalla città antica. Con un po’ di verde su tanto grigio.
Qui si giocano, lo crediamo fermamente, l'equilibrio e il futuro della nostra città.
Una nuova Cervignano è possibile?
Noi ci crediamo.
E voi?
L'Altrametà
mercoledì 18 gennaio 2012
Non c'è cattiva causa che non trovi il suo avvocato...
Relativamente al costo (da noi giudicato esagerato) della musica in Piazza per i festeggiamenti di Fine anno, riceviamo e, volentieri, pubblichiamo. Poi anche rispondiamo...
L'avvocato...
Intervengo in nome e per conto della GtSound di Torviscosa e del gruppo musicale Alta Tensione, soggetti ingiustamente lesi dai contenuti degli articoli apparsi sulla stampa locale in data 07.01.2012, dal titolo “Cervignano, polemiche sul Capodanno”.
Dalla lettura del pezzo, si evince che il “gruppo di opposizione” del Consiglio comunale di Cervignano non si sia limitato ad un legittimo diritto di critica delle scelte dell'Amministrazione comunale in ordine alle spese per le festività natalizie, ma si sia spinto a giudicare il valore e la bravura del gruppo musicale e della Gt Sound di Torviscosa.
Sembra, infatti, che se al posto degli Alta Tensione, sul palco del “Capodanno Cervignanese” ci fossero stati artisti graditi alla “minoranza”, con pari o più elevato ingaggio, oppure “gente brava che costa meno”, nulla vi sarebbe stato da ridire.
Per i consiglieri di minoranza, dunque, il corrispettivo regolarmente pattuito dall'Amministrazione comunale per far suonare in piazza la notte di San Silvestro gli Alta Tensione - gruppo musicale già impegnato in passato, solo per ricordarne alcune, nel capodanno udinese in Piazza I Maggio con oltre 60.000 spettatori, negli ultimi 12 anni del “Premio Nonino”, in “Aria di Festa-San Daniele del Friuli” - non sarebbe stato ben speso (mica “c'erano Fiorello o i Coldplay”!).
Eppure, tra i componenti degli Alta Tensione compaiono professionisti che collaborano con artisti di fama nazionale ed internazionale, almeno pari a Fiorello e ai Coldplay
E ciò, nonostante il gradimento ottenuto dal gruppo, anche lo scorso anno.
A ben vedere, la vera critica non è tanto diretta all'Amministrazione comunale e alla sua gestione dei soldi pubblici, quanto piuttosto alla Gt Sound e al gruppo Alta Tensione (completamente estranei alle polemiche politiche), e soprattutto all'ammontare del loro cachet, peraltro considerato al lordo delle imposte di legge e dei costi di service audio luci.
Critica che va ben oltre le facoltà di un consigliere comunale di minoranza.
Certo, ogni privato cittadino è libero di giudicare e criticare i terzi, assumendosi però tutte le conseguenze derivanti dalla lesione dei diritti e degli interessi altrui, anche del Gruppo musicale Alta Tensione e della GtSound di Torviscosa.
La carica di consigliere non esime dalle ordinarie responsabilità.
Avv. Roberto Scolz
L'opposizione...Dalla lettura del pezzo, si evince che il “gruppo di opposizione” del Consiglio comunale di Cervignano non si sia limitato ad un legittimo diritto di critica delle scelte dell'Amministrazione comunale in ordine alle spese per le festività natalizie, ma si sia spinto a giudicare il valore e la bravura del gruppo musicale e della Gt Sound di Torviscosa.
Sembra, infatti, che se al posto degli Alta Tensione, sul palco del “Capodanno Cervignanese” ci fossero stati artisti graditi alla “minoranza”, con pari o più elevato ingaggio, oppure “gente brava che costa meno”, nulla vi sarebbe stato da ridire.
Per i consiglieri di minoranza, dunque, il corrispettivo regolarmente pattuito dall'Amministrazione comunale per far suonare in piazza la notte di San Silvestro gli Alta Tensione - gruppo musicale già impegnato in passato, solo per ricordarne alcune, nel capodanno udinese in Piazza I Maggio con oltre 60.000 spettatori, negli ultimi 12 anni del “Premio Nonino”, in “Aria di Festa-San Daniele del Friuli” - non sarebbe stato ben speso (mica “c'erano Fiorello o i Coldplay”!).
Eppure, tra i componenti degli Alta Tensione compaiono professionisti che collaborano con artisti di fama nazionale ed internazionale, almeno pari a Fiorello e ai Coldplay
E ciò, nonostante il gradimento ottenuto dal gruppo, anche lo scorso anno.
A ben vedere, la vera critica non è tanto diretta all'Amministrazione comunale e alla sua gestione dei soldi pubblici, quanto piuttosto alla Gt Sound e al gruppo Alta Tensione (completamente estranei alle polemiche politiche), e soprattutto all'ammontare del loro cachet, peraltro considerato al lordo delle imposte di legge e dei costi di service audio luci.
Critica che va ben oltre le facoltà di un consigliere comunale di minoranza.
Certo, ogni privato cittadino è libero di giudicare e criticare i terzi, assumendosi però tutte le conseguenze derivanti dalla lesione dei diritti e degli interessi altrui, anche del Gruppo musicale Alta Tensione e della GtSound di Torviscosa.
La carica di consigliere non esime dalle ordinarie responsabilità.
Avv. Roberto Scolz
Dobbiamo riconoscere che l'attacco riservatoci è molto pittoresco e, forse per questo, ricco di contraddizioni ed inverosimiglianze. Tuttavia, e di questo La ringraziamo sentitamente, il suo (forse) precipitoso intervento ci fornisce l'opportunità di ribadire la nostra ferma contrarietà (in momenti così difficili per il Bilancio comunale) al pagamento di un prezzo così elevato per una qualsivoglia esibizione musicale sia essa degli Altatensione o degli American Folks oppure dei Fratelli d'Italia in Rock. Ribadiamo anche, con forte convinzione, la nostra grande perplessità sul metodo di ingaggio o di assegnazione degli incarichi professionali utilizzato dall'Amministrazione comunale che, nel caso specifico, si basa solo ed esclusivamente sul “gradimento” riscontrato nelle precedenti edizioni e non anche, vista la crisi imperante (lo sa vero?), su criteri di carattere economico per far risparmiare qualche soldo alla Comunità. Avevamo semplicemente proposto di affidare l'incarico attraverso una gara con trattativa privata per confrontare più possibilità e diversi prezzi al fine di favorire una più oculata gestione dei soldi dei cittadini. Tutto qui.
Poi vede, caro avvocato, sostenere come lei ha fatto, “che se al posto degli Alta Tensione, sul palco del “Capodanno Cervignanese” ci fossero stati artisti graditi alla “minoranza”, con pari o più elevato ingaggio, oppure “gente brava che costa meno”, nulla vi sarebbe stato da ridire” corrisponde ad una affermazione risibile, gratuita oltreché indimostrata (ed indimostrabile).
Immaginare poi che l'opposizione consiliare abbia nel proprio taccuino “artisti di regime” (“graditi alla minoranza”) è una sparata grottesca che conferma l'estrema ed ulteriore debolezza del suo attacco.
Aggiungere, inoltre, che questi non meglio identificati gruppi musicali vicini all'opposizione avrebbero potuto ricevere un “ più elevato ingaggio”, beh…
Cioè lei sostiene che se i musicanti fossero stati nostri amici non solo avremmo accettato un costo per la Comunità pari ad un cachet di 9.075,00 €, ma anzi, avremmo potuto accettare un “più elevato ingaggio”. Avvocato: brutta 'sta congettura, veramente brutta. Magari ci spiegherà da dove salta fuori…
Singolare poi, la sua precisazione rispetto “all’ammontare del loro cachet, peraltro considerato al lordo delle imposte di legge”: scusi, voleva regolare il pagamento con altre modalità meno urbane?
Sorvoliamo per il momento su Fiorello, i Coldplay, i 60.000 spettatori, etc., e veniamo al nocciolo del suo reclamo.
Rispetto alla presunta critica mossa nei confronti del gruppo musicale da lei tutelato, ci scusi, ma qui nessuno deve offendersi: lo sa che nessuno di noi hai mai sentito suonare gli Altatensione? E secondo Lei, come avremmo potuto esprimere un giudizio di merito o di valore rispetto a qualcosa o qualcuno che non conosciamo?
Avvocato, vediamo se così ci capiamo. L'amministrazione comunale cervignanese ha speso 9.075,00 € per 3 ore di musica in piazza. In questo momento, con l'aria che tira, con la crisi che gira, sarebbero stati troppi anche per i Beatles. Chiaro il concetto? In questo momento non ce lo possiamo permettere. Nè per gli Alta Tensione, nè per i Beatles.
Alla prossima, avvocato...
L'Altrametà
PS: Speriamo solo che adesso non ci scriva l'avvocato di Paul McCartney...
mercoledì 4 gennaio 2012
Suonala ancora, Sam... A Fine anno è sempre la solita musica.

Da una ipersperimentalizzazione (in realtà incertezza e confusione totali) sul piano delle soluzioni per i mercatini di Natale (vedi post più sotto, con 3 soluzioni diverse negli ultimi 3 anni), osserviamo il (più) totale immobilismo per quanto riguarda l’organizzazione dello spettacolo di fine anno in Piazza Indipendenza.
Ma leggiamo assieme uno stralcio della Deliberazione della Giunta comunale n. 236 del 05/12/2011 che ci aiuterà a capire meglio.
La Giunta ritiene… "di esprimere la volontà di avvalersi per il concerto di fine anno della prestazione del gruppo musicale, dell’ animazione e campagna pubblicitaria proposti dalla ditta GTSOUND "Produzioni e organizzazioni artistiche" di Torviscosa, per il gradimento ottenuto negli anni passati, dando mandato agli uffici di adottare ogni atto conseguente". In sostanza, sindaco e assessore dicono: "Siccome ci siamo trovati bene e abbiamo gradito, avanti con la stessa musica!"
Ma vuoi mai che in un momento di crisi e di austerità come quello che stiamo attraversando il criterio che una pubblica amministrazione individua per affidare un incarico, qualunque esso sia, si possa basare esclusivamente sul "gradimento ottenuto negli anni passati"?
Ma ci sarà un minimo di componente economica! In giro, è bene che si sappia, c’è gente brava e che magari costa un po’ di meno. O la crisi serve solo come argomento di propaganda?
E poi, mica chiediamo una gara d’appalto: ma almeno una procedura con trattativa privata che valuti più offerte, questo sì. Lo pretendiamo.
Ma leggiamo assieme uno stralcio della Deliberazione della Giunta comunale n. 236 del 05/12/2011 che ci aiuterà a capire meglio.
La Giunta ritiene… "di esprimere la volontà di avvalersi per il concerto di fine anno della prestazione del gruppo musicale, dell’ animazione e campagna pubblicitaria proposti dalla ditta GTSOUND "Produzioni e organizzazioni artistiche" di Torviscosa, per il gradimento ottenuto negli anni passati, dando mandato agli uffici di adottare ogni atto conseguente". In sostanza, sindaco e assessore dicono: "Siccome ci siamo trovati bene e abbiamo gradito, avanti con la stessa musica!"
Ma vuoi mai che in un momento di crisi e di austerità come quello che stiamo attraversando il criterio che una pubblica amministrazione individua per affidare un incarico, qualunque esso sia, si possa basare esclusivamente sul "gradimento ottenuto negli anni passati"?
Ma ci sarà un minimo di componente economica! In giro, è bene che si sappia, c’è gente brava e che magari costa un po’ di meno. O la crisi serve solo come argomento di propaganda?
E poi, mica chiediamo una gara d’appalto: ma almeno una procedura con trattativa privata che valuti più offerte, questo sì. Lo pretendiamo.
Anche perché non si tratta di noccioline. Sentite come continua la delibera n° 236:"…di attribuire le risorse finanziarie per la realizzazione delle manifestazioni/iniziative (natalizie ndr) per complessivi € 15.515,80 come segue: € 9.075,00 per organizzazione festa di fine anno…" Novemila e settantacinque € per una suonata di fine anno? In più, dobbiamo aggiungerci il costo dei fuochi d’artificio (che al momento di "andare in stampa" ignoriamo).
Allora, ricapitoliamo: l’amministrazione spende per il periodo di Natale un totale di 15.515,80 €. Per la sola festa di fine anno, ne spende 9.075,00 (più fuochi d’artificio)! Vale a dire che dilapida oltre il 60% dell’intera somma in una sola giornata. Per meglio dire: in una sola serata. Ma che dico: per 3 o 4 ore di spettacolo. Perché, come recita il programma, la serata di Fine anno ha inizio alle ore 22,00 (ed alle 2 di notte è già finita…). Quattro ore al massimo che fanno, grosso modo, 2.500,00 € all’ora. Viene da pensare che sul palco ci fossero Fiorello e i Coldplay? Oppure che la spesa appare un po’ esagerata…
Quindi, per le altre manifestazioni organizzate per promuovere il Natale a Cervignano, che durano quasi un mese intero, restano le briciole. Per i mercatini di Natale (quelli con le casette sulle ruote…), l’animazione e giocoleria per i bambini per sei pomeriggi e l’animazione con strutture gonfiabili per quattro pomeriggi molto meno della metà di quanto non siano costate le 4 ore di spettacolo in Piazza.
Questa, in sintesi, la politica di questa Giunta, infiacchita da troppi anni di governo che suona (e fa suonare) sempre la stessa musica. Suonala Ancora, Sam!
A presto.
L’Altrametà
Uno striscione, una conferma.
In realtà, il risparmio c'è. Lo striscione su Via Udine che promuove l'evento è sempre lo stesso. E' lo stesso dell'altro anno, dell'anno prima e dell'anno prima ancora... Eh, mica ci scrivono sopra 2008, 2009, 2010, 2011... Così, l'anno prossimo, oplà, si spacchetta e via, per un altro Fine anno.
Infatti, la data (intesa come 31 dicembre) non cambia, l'ora di inzio sempre le 22,00, chi suona son sempre loro, lo spettacolo pirotecnico (ahimè) c'è sempre... davanti a cotante certezze (soprattutto chi suona), perchè cambiare?
Natale a Cervignano fra luci (poche), ombre (molte) ed esperimenti (falliti)
E non c’è dubbio: per la nostra amministrazione comunale, il periodo natalizio sembra essere il momento più fertile dell’anno per le sperimentazioni in campo commerciale.
La crisi...
C’è la crisi, pesantissima, e non è certo imputabile a questa maggioranza. Ci mancherebbe. Ma le estemporanee, volubili, tentennanti e per certi versi sorprendenti scelte della Giunta comunale, lasciano quantomeno perplessi e sembrano andare esattamente nella direzione opposta all’esigenza di sostenere e rilanciare le attività commerciali cittadine.
Per favorire il commercio e dare vita ad una serie di azioni che si intrecciano con la riqualificazione del tessuto urbano non è assolutamente possibile lavorare esclusivamente per tentativi come si è fatto in questi ultimi anni.
Quello che è accaduto nell’appena trascorso periodo natalizio a Cervignano non rappresenta che l’ultimo dei maldestri esperimenti per vivacizzare il centro cittadino.
Infatti, basta andare indietro di soli tre anni per verificare quanto la strategia dell’assessorato al commercio sia stata incerta e vacillante. Ricordiamo brevemente.
C’è la crisi, pesantissima, e non è certo imputabile a questa maggioranza. Ci mancherebbe. Ma le estemporanee, volubili, tentennanti e per certi versi sorprendenti scelte della Giunta comunale, lasciano quantomeno perplessi e sembrano andare esattamente nella direzione opposta all’esigenza di sostenere e rilanciare le attività commerciali cittadine.
Per favorire il commercio e dare vita ad una serie di azioni che si intrecciano con la riqualificazione del tessuto urbano non è assolutamente possibile lavorare esclusivamente per tentativi come si è fatto in questi ultimi anni.
Quello che è accaduto nell’appena trascorso periodo natalizio a Cervignano non rappresenta che l’ultimo dei maldestri esperimenti per vivacizzare il centro cittadino.
Infatti, basta andare indietro di soli tre anni per verificare quanto la strategia dell’assessorato al commercio sia stata incerta e vacillante. Ricordiamo brevemente.
Tutto cambia affinchè nulla cambi...
2009: viene chiusa al traffico tutta Via Roma, resa pedonale, con le casette in legno lungo tutta la via. Dobbiamo immaginare che quest’esperimento sia da considerarsi fallito. Non si spiegherebbe, altrimenti, il cambiamento di rotta dell’anno successivo.
2010: viene chiusa via Mazzini (mentre via Roma rimane aperta al traffico). Ma anche in questo caso, addirittura durante il periodo natalizio, le casette vengono spostate da via Mazzini all’anello esterno in porfido di Piazza Indipendenza. Tutto ok? No, si cambia ancora.
2011: ulteriore ravvedimento e si ritorna su via Roma, ma solo per i fine settimana. Quest’anno, si sono inventati le casette sulle ruote (che davano un senso di desolante precarietà e di incertezza). Le casette natalizie mobili (primo ed unico esempio al mondo), vengono spostate (pare a caso) ora qui ora là. E, visto che Cervignano abbonda di parcheggi (soprattutto nel periodo natalizio…) qualcuno ha pensato bene di posizionarle in Piazza Unità ed in via XI febbraio, arterie cittadine notoriamente situate in periferia e lontane dai negozi.
2009: viene chiusa al traffico tutta Via Roma, resa pedonale, con le casette in legno lungo tutta la via. Dobbiamo immaginare che quest’esperimento sia da considerarsi fallito. Non si spiegherebbe, altrimenti, il cambiamento di rotta dell’anno successivo.
2010: viene chiusa via Mazzini (mentre via Roma rimane aperta al traffico). Ma anche in questo caso, addirittura durante il periodo natalizio, le casette vengono spostate da via Mazzini all’anello esterno in porfido di Piazza Indipendenza. Tutto ok? No, si cambia ancora.
2011: ulteriore ravvedimento e si ritorna su via Roma, ma solo per i fine settimana. Quest’anno, si sono inventati le casette sulle ruote (che davano un senso di desolante precarietà e di incertezza). Le casette natalizie mobili (primo ed unico esempio al mondo), vengono spostate (pare a caso) ora qui ora là. E, visto che Cervignano abbonda di parcheggi (soprattutto nel periodo natalizio…) qualcuno ha pensato bene di posizionarle in Piazza Unità ed in via XI febbraio, arterie cittadine notoriamente situate in periferia e lontane dai negozi.
Ora, se l’obiettivo è quello di rafforzare la relazione tra città e commercio, far sì che le attività commerciali presenti possano aspirare anche a diventare luogo di incontro, comunicazione e rapporti sociali fra i cittadini mantenendo elevata ed efficiente la presenza commerciale nel tessuto urbano cervignanese è indispensabile offrire soluzioni che abbiano la capacità di fidelizzare la clientela consolidando nel tempo le iniziative (e non va in questa direzione proprio l’esperienza natalizia degli ultimi 3 anni).
Se lo scopo è quello di potenziare la competitività del tessuto economico, con il rilancio e la rivitalizzazione delle attività economiche esistenti e la promozione di nuove, contribuendo così a migliorare la qualità urbana e l’immagine di Cervignano, ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata. Con continui e ripetuti errori.
Se lo scopo è quello di potenziare la competitività del tessuto economico, con il rilancio e la rivitalizzazione delle attività economiche esistenti e la promozione di nuove, contribuendo così a migliorare la qualità urbana e l’immagine di Cervignano, ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata. Con continui e ripetuti errori.
Sono solo episodi futili e marginali, dirà qualcuno. Non ci sarebbe nemmeno motivo per sprecare fiato... Secondo noi, al contrario, sono sintomatici di una totale assenza di strategia a lungo termine.
Queste iniziative avventate ed estemporanee possono vanificare e pregiudicare pesantemente il futuro commerciale di Cervignano anche e soprattutto negli aspetti che coinvolgono l’accessibilità e la sosta (vedi casette che occupano parcheggi) e quindi la fidelizzazione della clientela.
Queste iniziative avventate ed estemporanee possono vanificare e pregiudicare pesantemente il futuro commerciale di Cervignano anche e soprattutto negli aspetti che coinvolgono l’accessibilità e la sosta (vedi casette che occupano parcheggi) e quindi la fidelizzazione della clientela.
Infine, e per il momento chiudiamo, bisogna pensare ad una Cervignano che abbia un assetto urbanistico che ponga attenzione al settore commerciale come sistema e non come insieme disarticolato di punti di vendita a tutto vantaggio della grande distribuzione.
L’Altrametà
L’Altrametà
Proposte... sotto l'albero
E non ci vorrebbe poi molto... Facciamo alcune considerazioni e buttiamo lì alcune proposte...
Luminarie
Pensiamo all’allestimento delle luminarie. Bella via Roma. Illuminata a dovere, elegante. Ma tutto finisce lì.
Guardiamo, invece, Piazza Indipendenza. Desolante.
Pensiamo all’allestimento delle luminarie. Bella via Roma. Illuminata a dovere, elegante. Ma tutto finisce lì.
Guardiamo, invece, Piazza Indipendenza. Desolante.
Buchi neri tra gli alberi ed oscurità diffusa a terra.
Se poi ci discostiamo solo un attimo dal centro cittadino il risultato è sconsolante: Viale Stazione addobbata con improbabili stelle comete bicolore aggrappate ai lampioni;
Se poi ci discostiamo solo un attimo dal centro cittadino il risultato è sconsolante: Viale Stazione addobbata con improbabili stelle comete bicolore aggrappate ai lampioni;

Via Gorizia come la più squallida periferia di una Belgrado post-bellica... e l’elenco potrebbe continuare.

Negli anni scorsi, altre amministrazioni hanno investito in questa direzione nell’intento di rendere accogliente i centri cittadini, ottenendo risultati apprezzabili e raccogliendo i frutti a vantaggio delle attività commerciali.
Zero strategia
Manca una strategia di rilancio a lungo termine. Anche e soprattutto per il Natale, questa maggioranza ha sempre lavorato per esperimenti, senza continuità e senza mai consolidare alcun risultato utile per creare una vera fidelizzazione di pubblico e clientela.
Flessibilità
Riteniamo indispensabile, inoltre, suggerire alcuni interventi che vanno dalla mobilità all’intrattenimento.
Park
Riguardo la disponibilità di aree di sosta si potrebbe pensare all’abolizione del ticket nei prefestivi immediatamente precedenti il Natale (ma anche durante gli shopping days).
Musica
La realizzazione di una rete di casse amplificate per la diffusione di musica natalizia lungo le vie centrali di Cervignano aiuterebbero a creare un clima accogliente ed elegante. Senza contare poi che gli altoparlanti, una volta installati, potrebbero essere utili anche per altre manifestazioni.Iniziative
E’ necessario anche prevedere iniziative che non si concentrino esclusivamente negli ultimi sette giorni, ma che diluite nelle settimane precedenti diano maggior respiro al commercio allargando le possibilità di coinvolgimento di pubblico e clientela dei comuni limitrofi. E’ necessario, infine, pensare ad un evento di forte richiamo che funga da catalizzatore durante il periodo natalizio che sia in grado di attirare l’attenzione dei consumatori, altrimenti destinati altrove.
Sabati e domeniche
Alcuni commercianti hanno suggerito l’idea di rilanciare il progetto Terra (oggi in fase di "stanca") con la consueta proposta di prodotti locali, stagionali e biologici, abbinandolo al Mercatino dell’usato "Bielonon" che si tiene ogni prima domenica del mese. In questo modo, sostengono, si potrebbe creare un polo d’attrazione per il weekend (sabato Progetto terra, domenica Bielonon) giovandosi della visibilità e del richiamo che il mercatino organizzato dalla Pro Loco si è conquistato in questi anni.
E altro ancora… nelle prossime puntate.
L’Altrametà
sabato 24 dicembre 2011
martedì 20 dicembre 2011
Il Quoziente familiare: una proposta per la famiglia.
Il Quoziente familiare è un meccanismo che permette di rimodulare tasse, tariffe, accesso ai servizi comunali (nidi, scuole dell'infanzia, servizi socio-assistenziali) e i sistemi contributivi di sostegno, tenendo conto degli effettivi carichi familiari (figli, anziani in carico, adozioni, affidi, disabilità), oggi già adottato da numerose città italiane. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di elaborare un "coefficiente correttivo a misura di famiglia", rendendo più eque e omogenee le tariffe del Comune, rafforzando la capacità economica delle famiglie e promuovendo la capacità delle stesse di svolgere al meglio le proprie funzioni alla cura, all’educazione, al sostegno e all’accoglienza. 

Oggi c'è l'Isee...
Se oggi devi chiedere un contributo pubblico, sia esso per gli studi, per l’acquisto della prima casa o per l’assistenza di un familiare, devi presentare il cosiddetto (ed ormai famoso) modello ISEE.
Il principio cui si ispira l’ISEE - consentire l’accesso ai servizi e alle agevolazioni in base all’effettiva situazione economica del richiedente - è senz’altro valido e universalmente accettato; tuttavia, alcuni meccanismi di calcolo, e in particolare la scala di equivalenza, risultano non essere equi e addirittura penalizzanti per le famiglie numerose.
Ed ecco perché proponiamo il Fattore Famiglia o Quoziente familiare o Quoziente Cervignano.
Seguiteci. Il meccanismo del quoziente familiare va a modificare quello dell'ISEE (reddito del nucleo familiare più il 20% del patrimonio diviso per la cosiddetta scala di equivalenza), che risulta, a causa di alcuni meccanismi di calcolo, addirittura penalizzante per le famiglie numerose. Per capirci, l'andamento ottenuto non risulta sufficientemente progressivo e, ad esempio, una famiglia di 6 persone gode di una facilitazione non molto superiore a quella di una di 3 persone.
Il principio cui si ispira l’ISEE - consentire l’accesso ai servizi e alle agevolazioni in base all’effettiva situazione economica del richiedente - è senz’altro valido e universalmente accettato; tuttavia, alcuni meccanismi di calcolo, e in particolare la scala di equivalenza, risultano non essere equi e addirittura penalizzanti per le famiglie numerose.
Ed ecco perché proponiamo il Fattore Famiglia o Quoziente familiare o Quoziente Cervignano.
Seguiteci. Il meccanismo del quoziente familiare va a modificare quello dell'ISEE (reddito del nucleo familiare più il 20% del patrimonio diviso per la cosiddetta scala di equivalenza), che risulta, a causa di alcuni meccanismi di calcolo, addirittura penalizzante per le famiglie numerose. Per capirci, l'andamento ottenuto non risulta sufficientemente progressivo e, ad esempio, una famiglia di 6 persone gode di una facilitazione non molto superiore a quella di una di 3 persone.
Da Quoziente familiare a... Quoziente Cervignano.
L’applicazione del Quoziente familiare, che similmente ad altre città che lo hanno adottato potrà essere chiamato Quoziente Cervignano, determinerà la nuova Tariffa "a misura di famiglia" (che avrà un valore più basso quanto più alto sarà il valore assoluto del Quoziente familiare stesso). Il Quoziente Cervignano, ormai chiamiamolo così, rappresenterebbe in valore percentuale lo sconto da applicare alla tariffa del servizio richiesto.
Il quoziente Cervignano "peserà" maggiormente ogni componente familiare, determinando una riduzione dalla tariffa tanto maggiore quanti più saranno i componenti della famiglia e i carichi assistenziali che essa assorbe.
Senza modificare la struttura dell’ISEE, lo perfeziona a favore dei nuclei più numerosi e supera la parametrazione per scaglioni adottando conteggi "caso per caso". Con il Quoziente familiare si ribalta il sistema del welfare perché si mette la famiglia in grado di diventare un generatore di servizi e non più un semplice fruitore passivo. Ad esempio, tenere in casa un anziano con qualche problema invece di affidarlo ad una casa di riposo è una forma di quel servizio sociale autoprodotto che si vuole qui riconoscere, anche economicamente.
Senza modificare la struttura dell’ISEE, lo perfeziona a favore dei nuclei più numerosi e supera la parametrazione per scaglioni adottando conteggi "caso per caso". Con il Quoziente familiare si ribalta il sistema del welfare perché si mette la famiglia in grado di diventare un generatore di servizi e non più un semplice fruitore passivo. Ad esempio, tenere in casa un anziano con qualche problema invece di affidarlo ad una casa di riposo è una forma di quel servizio sociale autoprodotto che si vuole qui riconoscere, anche economicamente.

Lo strumento del quoziente familiare è stato pensato per venire incontro alle famiglie numerose, ma non solo. Non solo minori carichi fiscali sui redditi, visto che la leva fiscale è per lo più in mano allo Stato, ma soprattutto l’applicazione di tariffe agevolate per i servizi che le stesse famiglie richiedono agli enti locali. Il Governo Monti ha prodotto un timido tentativo introducendo il fattore famiglia per rimodulare l’Ici-Imu con detrazione a favore delle famiglie con figli conviventi di età inferiore ai 26 anni.
Il concetto va esteso a tutti i servizi. Se non lo fa lo Stato, lo faccia il Comune come già in altre amministrazioni avviene da anni.
Il concetto va esteso a tutti i servizi. Se non lo fa lo Stato, lo faccia il Comune come già in altre amministrazioni avviene da anni.
Ecco perchè, per il prossimo Consiglio comunale, depositeremo la nostra proposta di Quoziente familiare/Quoziente Cervignano.
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