Paviotti a Rigotto: "...non parli di temi che non conosce..." Rigotto risponde...

Pubblichiamo la lettera aperta inviata dal Capogruppo Alberto Rigotto al Sindaco Pietro Paviotti. Ormai da tempo ed insistentemente, il sindaco invita Rigotto a "non occuparsi di temi che non conosce". L'ultima volta, sul tema relativo alla viabilità cittadina. Ecco il testo integrale che Rigotto ha inviato al sindaco...

Non vorrei alimentare polemiche a basso costo, ma mi trovo costretto ad intervenire perché il mio silenzio non passi per un atteggiamento di imbarazzo, difficoltà o, ancor peggio, di resa.

E’ da qualche tempo che Paviotti sia in Consiglio comunale che sulla stampa mi invita a non occuparmi di temi di cui non sarei a conoscenza: “Il consigliere Rigotto fa il commercialista e non dovrebbe occuparsi di temi che non conosce.…” (cfr Messaggero Veneto del 18/11/2010).

Un’affermazione grave ed irrispettosa non solo nei confronti del sottoscritto, ma anche nei riguardi di coloro i quali, sindaci o semplici amministratori, pur con le evidenti, naturali e diverse professioni che si trovano quotidianamente ad esercitare, si impegnano con passione, dedizione e continuità nell’attività politico amministrativa al servizio delle proprie comunità.

Dagli strali lanciati da Paviotti sembrerebbe che solo lui, geometra di professione, possa essere l’unico depositario di conoscenze che gli consentano di spaziare in ogni ambito dello scibile umano disquisendo senza imbarazzo alcuno di scuola, sanità, economia e bilancio, urbanistica, ambiente, cultura, assistenza…

Ma Paviotti insiste: “Rigotto vive poco a Cervignano e non sa che ogni giorno si formano lunghe file all’incrocio delle rotonde…” (ancora, cfr Messaggero Veneto del 18/11/2010).

E’ vero: il mio lavoro mi porta sovente fuori Cervignano, ma proprio per questo mi rendo conto del traffico che attanaglia la mia cittadina. E, in tempi non sospetti, formulai la proposta della realizzazione delle rotatorie che, con costi assolutamente sostenibili, avrebbero reso il traffico più fluido e la circolazione meno pesante. La proposta, in ossequio alle regole di una sana ed oculata gestione delle risorse pubbliche. Ricordo che nell’occasione, incassai il sorriso sarcastico di Paviotti, che ora, dopo tre anni e mezzo, annuncia come propria quella stessa proposta.

Prima di procedere alla costruzione di imponenti e costosissime opere stradali, sarebbe opportuno attendere la realizzazione delle rotatorie (ben cinque sulla direttrice Trieste-Venezia) e capire se possono risolvere il problema del traffico.

Poi, le confermo: la mia attività professionale mi porta spesso “fuori porta”. Ma come tutti sanno, non vivo di politica. Mi guadagno il pane lavorando e ricoprendo con fatica (ma anche con impagabili soddisfazioni) incarichi in ambito sportivo (professionistico e dilettantistico con lo stesso entusiasmo), all’interno dell’università, con collaborazioni importanti con altri sindaci della Regione… Ritengo, in tutta umiltà, di poter mettere tali esperienze al servizio della comunità nella quale, piaccia o no a Paviotti, risiedo, vivo e lavoro.

In seguito a queste stanche e ripetitive esternazioni del sindaco, riflettendo, mi sono trovato davanti a due possibili soluzioni: le dimissioni da consigliere comunale o la frequentazione di un corso serale per il conseguimento di un diploma di geometra. Dopo una breve riflessione e senza indugio, ho optato per la seconda. Conseguirò il diploma di geometra: oltre che diventare competente in ogni ambito amministrativo, chissà che non mi porti qualche vantaggio...

Con osservanza

Alberto Rigotto