domenica 4 dicembre 2011

Conclusioni

Il programma elettorale al capitolo "Urbanistica" dovrà considerare in maniera molto chiara ed esplicita la volontà di: non procedere a nessun nuovo piano di insediamenti residenziali se non attraverso il recupero di volumi già esistenti (vedi Area Piani, Ex cantina sociale, et..); puntare sulla valorizzazione del centro storico e del patrimonio artistico ed architettonico (ex Scuole di Via Roma, alcuni siti dell’ex Caserma Monte Pasubio, parco archeologico nell’attuale piazza Marconi, etc.); salvaguardare l’agricoltura; promuovere la qualità ambientale con una fitta rete di piste ciclabile anche interne e sviluppare il turismo (valorizzando le ricchezze evidenti –Strassoldo- e latenti –vedi cripta Chiesa Madre-).

LA CRESCITA ZERO La scelta del risparmio del suolo e l’adozione del principio ispiratore cosiddetto della "crescita zero" per tutta la politica urbanistica dell’amministrazione deriva dalle seguenti convinzioni/certezze: non è sostenibile un modello di sviluppo che prevede il consumo sistematico del suolo, l’impoverimento delle risorse naturali, la progressiva ed inesorabile urbanizzazione e conurbazione tra diverse città e paesi (e quando Cervignano e Terzo saranno un tutt’uno, cosa avremo capito?); non è più sostenibile il meccanismo deleterio che spinge le amministrazioni a "utilizzare" il territorio come risorsa per finanziare la spesa corrente.
L’abbiamo fatta un po’ lunga, ma il problema (con annessa soluzione) meritava un po’ di spazio.
Questa è la nostra idea. Semplice, ma, come si diceva, anche un po’ rivoluzionaria.
Attendiamo adesioni.
L'Altrametà

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